24 marzo 2006

oggi silenzio

(ho cancellato la foto, boh, non si sa mai qualcuno ci riconoscesse ;-))

in ricordo di un'altro capodanno...
Vi voglio bene.
Tanto.

1 Commenti:

Blogger sel73 ha detto...

Cara,
vedi, il guaio, è riuscire a mettere i sentimenti da parte.
Nel senso, che da fuori, sembra tutto così chiaro e semplice.
Nel senso, non mi pareva "adatto" a te Olivier, e non mi è parso dall'inizio che lo fosse neppure Giovanni.
Vedevo, Olivier, non so come dire, troppo terra-terra, un pò troppo irruento, lontano da quella che sei tu.
Poi però passava il tempo, parlavate di casa, matrimonio, figli, e ho pensato di essermi sbagliata.
Che forse ero io poco obbiettiva.
Per Giovanni invece, dall’inizio, quando mi tel tutta entusiasta, e travolta dalle emozioni, ho sentito puzza di bruciato.
Mi era sembrato un fuoco di paglia, anche se forse era un po’ la mia invidia a farmi pensare così.
Però il tempo mi ha dato ragione, e ora, mi sembra così, evidente (come dice JN), che la cosa sia destinata a finire.
Che col passare del tempo, il fuoco si esaurirà del tutto.
Mi sembra proprio che non ci siano altre possibilità, che Giovanni, è così, quel che vuole è quel che ha e gli basta. E tu, invece vorresti altro, e non è lui che potrà dartelo.
Il fatto è che noi, vediamo un mondo dentro alle persone, proiettiamo tutti i nostri desideri, le nostre aspettative dentro di loro.
Ci focalizziamo, su di loro, pensando che mai nessuno potrà darci quel che loro ci davano, che non esisterà qualcun altro che soddisfi le nostre aspettative.
Ma non è così.
Questa è la realtà.
Ora, parlo per me, che faccio la stessa cosa, che vorrei così tanto, riuscire ad essere obbiettiva con me stessa, ma realmente però, che vorrei essere lucida, così magari come lo sei tu nei miei confronti, o come lo sono io nei tuoi.
Ma non ci riesco.
E continuo a rigirare la frittata.
La dico tutta tanto, ormai chissen’importa…
Mi sveglio la mattina, e come apro gli occhi, il mio pensiero vola lontano, da qualcun altro, guardo il tel, lo riguardo, scrivo, non scrivo…e così tutto il giorno, penso rimugino, ricordo, e di nuovo, scrivo non scrivo, c’è la busta nel tel? Non c’è?
Sono da neuro.
Poi penso devo andare, non ce la faccio, vado, quando, come, non vado, perché per come.
E intanto il mio pensiero sta fisso là lontano, che farà che non farà, a che starà pensando, mi starà pensando…….
Quanti anni ho 15?
Poi, passa il giorno, arrivo a casa la sera, torna lui.
Lo guardo, e penso, com’è, chi è come non è, osservo i gesti che ho visto milioni di volte, i soliti, e cado in crisi….non lo amo più, davvero?, cosa sento?, cosa esattamente?, e cosa dovrei sentire esattamente?, poi ripenso a bologna, alla mia bologna, a cosa farei a cosa vorrei fare, a tutte le mosre che vorrei dovrei vedere, con qualcuno, all’opera…
E via così, e non ci capisco più nulla.
Credevo fosse più semplice, dire, non ti amo più, mi dispiace sai, ma è così, ah, sai, un’altra cosa, ti ho tradito, un sacco di volte, anche prima di trasferirmi qui. E sì, è vero, sono una stronza che ci vuoi fare, forse è meglio x te se me ne torno da dove son venuta. Anziché star qui e continuare a rovinarti la vita, perché sai, succederà ancora, sicuramente, non prometto niente io.
Ecco, che ci vuole, a dirlo?
Vorrei essere un robot, spingere un pulsante, e bla bla, dire di fila tutte ste cose. Senza un minimo di cadenza, né, un filo di emozione.
E invece è un casino totale.

Mary, son partita per parlar di te, ed eccomi qui di nuovo.
Tutto questo poi solo per dire, che i sentimenti, sono un casino.

1:07 PM  

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