21 marzo 2006

precipitevolissimevolmente

Finalmente, se né andato, e posso far nulla per un po’.
La pioggia gli mette tristezza, e più gli vien tristezza, più non vuol star solo, e più sta qui.
Poveretto pure lui, ha 65 anni, e si sente solo…
Ieri sera volevo guardare un film, “Non ti muovere” , un film italiano, ma poi hanno fatto la pubblicità di Lost, e Vitto ha pensato che voleva vederlo.
Dico, ok, io vado in camera e mi guardo il mio film.
Vado, provo ad accendere la tv, cioccata…te pareva…!
Ok allora prendo un libro, torno in sala, e mi metto a leggere mentre con le orecchie ascoltavo anche un po’ Lost.
Alla prima pubblicità, Vitto cambia canale, e finisce sulle Iene, niente più Lost, io continuo a leggere, dopo circa 20 minuti….ZZZZZZZZZZZZZZZZZ…..ronfa.
Morale, niente film, niente Lost.
Il trucco sta nell’avere per primi il telecomando.
Meglio il libro.
Tra una riga e l’altra, di, “Oggi ho voglia di sognare”, dove un bambino, odia la scuola e tutto ciò che la circonda, e tutti vogliono inculcargli delle cose, ma lui, zero, rifletto un po’.
Ho 33 anni, e fin’ora che ho fatto?
Beh in fondo un sacco di cose, ma convenzionalmente un tubo.
L’iter della donna perfetta non si è sviluppato.
Si è inceppato come un vecchio vinile, graffiato.
Non ho una famiglia, non mi sono realizzata professionalmente…osteria, che paroloni!
Già, a quest’ora potrei avere già 3 figli, essere una donna in carriera, un mutuo avviato, e un maritino con la pancetta.
Ma niente di tutto ciò.
Manco sul lavoro ci sono, mi sono inceppata pure lì, perché a vent’anni, anziché proseguire con quel che mi piaceva, ho pensato fosse meglio guadagnar 2 soldini, e mi è pure riuscito, con poca fatica.
C’è chi dice che vuole realizzarsi professionalmente….boh, che vuol dire poi, a me non suona.
Vuol dire fare quel che ci piace, ed essere contenti di andare al lavoro tutte le mattine, o vuol dire fare una scalata verso la vetta???
Perché io opto x la prima, anche un lattaio può sentirsi realizzato professionalmente allora.
E io? Adesso che faccio?
No perché, pure questa è un po’ da ridere.
Son venuta qui, e ho detto, cambio vita, cambio lavoro.
E di nuovo, mi son ritrovata a fare all’incirca le stesse cose.
Ora, torno a Bologna, e…..mi ributto, nei mobili???
Che paaaallllaaaaa!!!
E’ che a me le stesse cose mi stufano dopo un po’, le prendo come prove, poi appurato che son capace, mi metterei a fare altro.
Per imparare qualcosa di nuovo.
Poi altro, e altro ancora.
Non ci si arricchirebbe maggiormente così?
Ieri, sono andata dal fabbro…che meraviglia…ho proprio pensato, sarebbe bello imparare, e quante cose si posso fare, inventare, con un po’ di fantasia.
Non è che vender mobili sia noioso, ma dopo un po’ è sempre quella minestra.
Invece per guadagnare un po’ di più, bisogna far sempre le stesse cose, all’incirca, ci vogliono, gli anni di esperienza, uuuhhh, E-S-P-E-R.-I-E-N-Z-A…..un altro parolone!!
Quindi??? Ah non lo so.
Comunque a proposito, del fatto, che nella mia vita in pratica non ho concluso granchè, e che invece se avessi seguito l’iter dell’Elisa ora sarei, una donnina perfetta…. Dicevo, non è che sia molto preoccupata, e me ne freghi granchè, meglio incasinatamene vera, che perfettamente finta.
Però ecco, l’unico neo, in tutto ciò, è che forse dovrei darmi degli obbiettivi, quello sì, invece di stare allo sbando….
Ora ci penso.
Per il resto, invece, riferendomi al fatto di come sto, ora, direi meglio.
Si è esaurito il tempo dei piagnistei, le scorte di liquidi si sono prosciugate, è quasi cessato il tempo della rabbia, ora sta subentrando il tempo del distacco.
Già, sto cominciando a vedere le cose, non più, in immersione totale, in apnea, ma seduta su di uno scoglio.
Così va meglio, molto.
E per cortesia, non mi chiedete più, che conclusioni ho tirato, cos’ho deciso, che illuminazione ho avuto….sto solo cercando di inscatolare le cose poco a poco.
Una per una , imballarle e metterle via.
Voglio partire, solo quando avrò finito questa cosa.
E’ giusto, metterle via, catalogarle, e ordinarle, non voglio ritrovarmi un giorno, in una soffitta con una montagna di cose accatastate.
Non voglio rimpianti, non voglio rimorsi.
Anche perché ho già un sacco di cose in soffitta, che mi son ritrovata, tra i piedi ora, mentre cercavo di sistemare queste.
Cose vecchie decrepite, che credevo di non avere più….e che invece haimè, sono ancora lì.
Quindi, starò sullo scoglio ancora un po’.
In santa pace.
E chi ha fretta, vada pure avanti.

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