29 giugno 2006

respiro




Respiro…respiro
1..2…3.. respiro, lenta…
meno un giorno, alla prima porta, che si chiude.
Manca un soffio
E ancora un po’ ad un’altra..
Poi 2 valigie, 4 stracci, un sacco di scarpe, i libri, quelli non li posso lasciare, qualche cd, e via, non credo ci saranno saluti, ognuno starà nei suoi pensieri, nei suoi silenzi, nei suoi sogni.
Quei sogni, che ad un certo punto, hanno preso strade diverse…eppure quel bivio, non l’ho visto, eppure, ci dev’esser stato..
Poi, che ci sarà.. poi..un’auto piena, piena di un sacco di cose, piena anche di benzina, e poi ci sarà una nave, a sera tarda, proprio mentre il sole va giù..
Poi ci sarò io, lo so, su un ponte, a guardar tutto in modo strano, nuovo forse, a sorridere a qualcuno, a guardar le stelle, al buio, al vento, mentre tutto scorre…
E poi, poi chissà..
Ma intanto...respiro…respiro…

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"La nostra relazione
oramai non ha più senso
tu hai le tue ragioni
ed io son forse troppo stanco
tra l'altro non è facile
ricominciare tutto
lasciamo stare dai
non rifacciamo un letto ormai disfatto"

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26 giugno 2006



Spazi vuoti… Ci sono un sacco di spazi vuoti, ultimamente, ad occupare i miei giorni. Più vuoti che pieni. Io cerco di riempirli, cerco di impegnare la mente, mi muovo, di continuo, più che posso, ma in realtà impegno solo il corpo. La mente, rimane in quei vuoti.. E in quei momenti, così, dal niente risorgono dalle ceneri, cose lontane, che non riesco, a non vedere.. Sono episodi, frasi, attimi, antichi, che non credevo neppure di ricordare, me li ritrovo davanti, e non so che fare. Sono cose subite altre provocate. Sono ferite vecchie come il mondo, che hanno lasciato segni, non so se sono cicatrizzati, a volte sembrano ancora sanguinanti. E allora, cerco dei perché, cerco motivi, cause, non so nel tentativo di giustificare, e farle tacere. Sono flash improvvisi che non riesco ad annientare. Se tornassi indietro, no, non le rifarei, no non lascerei, farmi ferire così. Non è vero che rifarei tutto quel che ho fatto, non è vero che me lo rifarei fare, alcune le cancellerei proprio, taglierei pezzi di pellicola. E così continuo a cercar motivi, e così continuo a non trovarne. Forse dovrei solo accettare, che a volte, le cose accadono, accadono e basta, senza xchè e xcome, succedono, e non si può fare altro che prenderle così, x come sono. Non so, se questo significhi, superare, andare oltre, non so.. ma sono stanca, non ne ho più voglia, voglio andare via, per non pensare più, che poi le cose mi inseguiranno, forse, ma ora non ho più voglia, di guardare. Ho voglia solo del dopo, di guardare a domani, e dopodomani, ho voglia di sentire le cose e basta. Mi sento come un malato, nel suo letto d’ospedale, che guarda il soffitto, e aspetta, che qualcuno arrivi, e gli bagni le labbra disidratate, che con lo sguardo, solo con quello, gli dica, che va tutto bene, che è tutto a posto. Sono triste, mi sento sola, e ho bisogno, di un po’ d’affetto. Vorrei che la mia mente mentisse, solo per un po’.
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"Ancora adesso a volte mi chiedo: Avere provato anche so­lo per un attimo a uscire lì fuori, per me che prima o poi ero destinata a tornare indietro, per l'uccello imprigionato nella gabbia della vita, è stato un bene?
E la risposta, non so perché, è sempre la stessa. "Sì, è stato un bene" mi risponde una voce dolce.

Venuta da non si sa dove, ripete, come una ninnananna, che sono viva. La sua eco mi arriva morbida eppure potente, come quando all' inizio della primavera l'erba, gli alberi, i boc­cioli spuntano tutti insieme, e tutto splende di un verde lu­minoso.
Allora socchiudo gli occhi e riconosco il mio mondo, che per uno strano corso di eventi ho finito col vedere dall'ester­no. Poi dedico una preghiera a tutte le persone che a un cer­to punto si sono allontanate da me.

Le persone con cui avrei potuto avere un rapporto diver­so, e con le quali invece, per qualche ragione non è andata bene."
"In questo mondo, a causa delle circostanze in cui li ho in­contrati, tra me e loro le cose non hanno funzionato in nes­sun modo.
Ma sento, ne sono certa, che da qualche parte, in un mon­do profondo e lontano, su una bellissima riva, ci sorridiamo, ci offriamo gentilezza, e trascorriamo insieme momenti felici." B.Y.

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24 giugno 2006


"Two friends" G.Klimt
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«Penelope, apri. Non volevo dirti quelle cose. Apri la
porta, ti prego...»
«Invece le vo-levi dire eccome... Tu le, pensi que-lle
cose...»
«Lasciami spiegare... Apri, dài...»
Click.
La prese nelle sue braccia. La strinse forte a sé. Era la
cosa giusta da fare con lei.
Ogni tanto bisognava abbracciarla.

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F. d'Aloja

22 giugno 2006



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Ci tornerai mai qui?
Dentro questa casa, in queste stanze vuote?
Io non lo so. Continuo a scrivere lettere, ad accumulare frasi. Pesano sai?
E mi confondono.
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.simona vinci

21 giugno 2006


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"Ho scritto molte lettere.
Le ho scritte in tempi diversi, in lingue diverse,
ho comprato francobolli di tutte le pezzature.
Ho scritto a mano, a macchina, col computer.
Questa volta vorrei provare a scrivere col silenzio."
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19 giugno 2006





DOVE SONO
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SONO STATA
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VUOI VEDERE

TOCCAMI
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MI TOCCO
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PENSI MAI AL MARE?
.
UN BATITO D'ALI
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UN RAGGIO DI LUNA
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DANZI A OCCHI CHIUSI NELLA NOTTE?
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NON LO DICO
.
NON TI VOGLIO
.
NON TI CERCO
.
NO
.
NON TE LO DICO
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LA TERRA E' TONDA
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STRANA
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GUARDAMI
.
TE LO DICO
.
PIANO
.
GUARDAMI
.
IO CHIUDO GLI OCCHI
.
MA TU
.
GUARDAMI
.
..NO?
.
PENSI MAI AL MARE
.
PENSI MAI AL MALE?
.
SI'?
.
NON TE LO DICO
,
VOGLIO FARTELO
-
SENTIRE
METTI LA MANO
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QUI
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SU QUESTO CUORE
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STRANO
.
SENTI?
,
BATTE
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non sogno più

sono giorni
settimane
chiudo gli occhi la sera
li riapro al mattino
e niente

non ci sono più colori
non ci sono più emozioni
nè incubi
nessun ricordo
niente grida
nessuna luce

uno spazio temporale
vuoto
assente..

le mie notti
ora
sono tutte uguali

dove sono finite le mie emozioni?
dove si sono nascoste le mie paure?
non so più dove cercarle
...
ora
non ho più un rifugio
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16 giugno 2006


foto Ludovico Einaudi
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Quando la mano della Vita pesa
e la notte non canta,
è il momento di amare e confidare.
E come diventa leggera la mano della Vita
e sonora la notte,
quando si ama e ci si abbandona.
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(Gibran)
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15 giugno 2006




Seguendo il semplice consiglio che ho letto in un articolo, ho finalmente trovato la pace interiore.
L'articolo diceva:
"Il modo per raggiungere la pace interiore consiste nel portare a termine tutte le cose che abbiamo iniziato."
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Così mi sono guardata intorno, a casa, per vedere tutte le cose che avevo iniziato e lasciato a metà... e prima di venire al lavoro, questa mattina,ho finito una bottiglia di Morellino di Scansano, il Pampero, una boccia di Grappa e la Vodka, il Prozac, quattro grammi di pakistano, ½ grammo di coca ed una confezione di mozzarelline di bufala.
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...non hai idea di come mi sento bene adesso.
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10 giugno 2006


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sole cose
vanno oltre
soli pensieri
volteggiano lontano
soli sorrisi
nascono e muoiono
sole dita
accarezzano piano
sola
l’anima sta
amara e dolcissima
silenziosa e libera
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s.

08 giugno 2006

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Le ho scritto una lettera.Mi è sempre piaciuto scrivere lettere.Le parole sono un corteggiamento violento.Entrano dentro la carne di chi legge.Le parole scritte fanno paura.Ho sempre pensato che quando si scrive venga fuori il ritmo dell'anima;quando si parla si mente,quando si scrive no.Non è possibile.E' come tirare fuori da se'qualcosa di vitale e spaventoso,come un organo spiaccicato sulla carta.Incartare un fegato e spedirlo,questo è scrivere.Non ricordo cosa le ho scritto.So che volevo dirle qualcosa.Volevo che sentisse con le mie parole,che entrasse in una volta sola.Che scivolasse rapida e pesante al centro.Dritta dentro di me...

In tutti i sensi come l'amore S.Vinci
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Ci sono giorni come questo
in cui tutto ha un altro sapore
In cui pensi ad un'amica lontana
e non ti sembra poi così lontana
In cui pensi che a meno di un mese
la tua vita sarà tutta una sorpresa
In cui non hai voglia di domande
nè tantomeno di risposte
In cui ogni parola
sembra superflua
In cui senti un pò quel respiro caldo dentro
che ti riempie
In cui ti senti fortunata
e pensi
che se tutto finisse
ora x sempre
saresti felice così
di ciò che hai
In cui i sogni
non sembrano poi così lontani
E ti scopri
a sorridere x nulla
che poi è tutto.

07 giugno 2006

amica mia...



oggi è la tua festa,
e festa sia
dall'alba al tramonto e oltre ancora.
Che i tuoi mariti-non mariti
ti stendano il tappeto rosso
e ti trattino da regina
perchè fatico un pò a dirlo
e mi commuovo anche un pò,
ma questo sei.

bella bella...

e io fortunata ad averti vicina,
anche a 6000km di distanza.
Io ti tengo qui, vicina a me.
E tu ci sei sempre,
a farmi ridere, sorridere,
a volermi bene, e a stressarmi un pò!
Per cui, amica cara,
con o senza ciccia,
tu sei bella uguale,
sii contenta di te,
fiera di te,
sempre.

Ti abbraccio forte,
con un pò di malinconia,
per non essere lì,
e brindare insiema a te.
Alzo un calice virtuale,
e ti stringo forte...
Il tuo futuro
è roseo
lo so, lo sento.
E in quel
mare calmo
vedrai
che ci entreremo....

Simo


socchiudo gli occhi
rialsso le labbra
e dolcemente
sogno

sogno
un giorno
un tempo
un attimo
sogno
un istante
sogno
un briciolo di tempo
in cui

sentirmi

io

in quell'istante
onnipotente
onnipresente
vuota
di tutto
solo piena
di me

sogno
un respiro
caldo
che entra dentro
e trova spazio
corre
si fa largo
silenzioso
in tutto ciò
che sono
in ogni incavo
in ogni interstizio
lui solo
profondissimo
mi riempie
mi pervade

io
sola
io
piena di me

egoisticamente
sola
forzatamente
sola

eppure così
piena
di un respiro
lieve
caldo
dolce
piena
di
me
solo
sola
di me.

06 giugno 2006

Vi è mai capitato
Di svegliarvi una mattina
E chiedervi se è successo davvero?
Se avete sognato
Se fosse reale
Lì lì in quell’attimo piccolissimo
Credere di non aver vissuto
Un pensiero surreale
Un’immagine surreale
Luci strane
Come a dire
D’altro tempo e dimensione
Parallela
Fuori da voi
Lontana da voi
D’altra vita

E poi d’un tratto
Una sensazione
E un odore
Porta tutto alla luce
Era vero
Davvero

C’ero
E’ stato
io sono
troppo

io esagero
sempre
nel vivere le cose
nel buttarmici sopra
nell'esserci
esagero
nel vedere
il meglio nelle cose
nelle situazioni
nel vedere
il meglio nelle persone

qualcosa mi sfugge in tutto questo

perchè ho idea
che questo spaventi

ho idea che essere travolti
spaventi
che io in effetti
sia troppo
impegnativa

ecco
sono
esagerata
esasperata

iper


questo mi dicono
che io sopravvaluto
che io chiedo troppo
che io do troppo
che come vorrei io
non esiste

il troppo stroppia
così è?

allora ok
mi dovrò rassegnare
a vivere
un'esistenza
a metà...
col freno a mano tirato..
in terza..

non ci riuscirò mai
assolutamente

solo l'idea mi da ribrezzo
ma manco per sogno..

piuttosto
muoio

tanto
ci morirei cmq

05 giugno 2006




"Quante volte hai immaginato questo momento? Non c'ero io nei tuoi pensieri, chissà a quale donna pensavi nelle tue fantasie, chissà a cosa pensi adesso, mentre spingi fra le mie gambe e hai paura di esplodere, lo sento che hai paura, e non riesci a guardarmi negli occhi e ti nascondi nell'incavo della mia spalla perchè io non ti veda, non ti giudichi, e non stai facendo l'amore come non lo sto facendo io, ma stai lottando contro un esercito di nemici, e ti stai concentrando per scacciare il male, ti chiedi come può far male una cosa bella, e capisci soltanto adesso che la tua vera condanna è proprio questa, provare dolore per la bellezza, e allora è meglio aprirli gli occhi per non perdersi in quell'abisso, apri gli occhi, guardami adesso. Guardami. "
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