31 maggio 2006

e sorriso sia!

"Carissima,
volevo assicurarti che sto bene nonostante l'accidente dell'artra notte. Purtroppo volevo anna' a Roma in treno, ma siccome c'era lo sciopero la mia corsa l'hanno oppressa. E era troppo tardi pe' prenne er pus. E pensa' che io detesto er traffico, e per questo me piace prenne li mezzi pubici, specie dopo che m'hanno multato pe' guida in stato di brezza.
Purtroppo de 'sto periodo de notte ce stanno parecchi branchi de nebbia, e la machina mia colla marmitta paralitica annava sulla corsia presidenziale, quanno a un certo punto ha sbattuto contro er paraguail.
Meno male che annavo piano e ho azionato er salvasterzo quando ho visto i catarrifrangenti che me rimettevano in faccia; e nell'urto è scoppiato l'ice-berg che m'ha annuito l'impacco.
Volevo prova' a riparti', ma siccome che in autostrada so' vietate le immersioni a U e poi c'avevo un mal de testa come che me fossero uscite le orbite fori dall'occhi ho preferito chiama' aiuto.
L'ambulanza è arivata subbito e è ripartita a sirene spietate.
Allo spedale c'avevo la pressione così bassa che me pareva de cade' in cacalessi. Pe' fortuna ora me so rimesso al posto. Peccato la mi Merdeces nova fiammeggiante è mezza rotta e er meccanico quanno m'ha detto quanto chiedeva pe' riparalla m'ha fatto usci' fori dai gamberi.
Tuo,
Franciesco Toti "

;-)

30 maggio 2006



io
sono istinto
sono cuore
sono emozioni
emozioni che cerco di dare
che cerco di prendere
sono attimi
ricchi e pieni
sono momenti da ricordare
da cercare.
Questo sono.
Non programmi
non calcoli
non razionalità.
Non cemento, mattoni
non carta
non macchine
non pettegolezzi.
Non sono malvagità
invidia..solo un pò...
non arroganza
non cattiveria
o almeno non voluta
non apparenza
non scontatezza
non frase fatta
non senteza
non dito puntato
non giudizio
Sono dolcezza
sono miele un pò amaro
sono sole tiepido
sono vento lieve
sono onda leggera
sono temporale estivo
sono rugiada su un petalo
sono una risata
sono un sorriso leggero
sono occhi lucidi
sono nodi in gola
pensieri contorti
brividi sulla pelle
sono carezze a piene mani
e in punta di dita
sono occhi chiusi
sono sogni a colori
e incubi grigi
sono silenzio
sono disordine
sono fragilità
sono smarrimento
sono paura
sono insicurezza
sono poca stima di me
sono ricerca di conferme
sono bisogno di attenzione
sono irrequietezza
sono rabbia, a volte
sono irruenza
sono domande
sono poche risposte
sono impazienza
sono comprensione
sono ascoltare
sono scrivere
sono bella
sono brutta
sono fermento
sono desiderio
sono nuvola
tra le nuvole..

27 maggio 2006



ma dico io
non avevo proprio altro da fare
che cacciarmi in un guaio simile...

uff

cercare qualcosa va bene
abbandonare qualcosa va bene
andare va bene
ma attraversare se stessi
da cima a fondo
per uscire dalla porta sul retro
e cercare di non lasciare indietro niente
forse va bene
forse no
certo è
che è
un tantino faticoso..

mi aguro solo
che ne valga la pena..

uff

buon we
amici miei

25 maggio 2006



è vero, ha ragione lei, mi sento trascurata e invisibile..
invisibile..che brutta parola...
però si, per lungo tempo mi sono sentita come in quei sogni, che vuoi urlare, spalanchi la bocca ed esce poco o ninete, nonostante gli sforzi, e nessuno, nessuno, si accorge di te.
Mi sono sentita inutile, e mi ci sento tutt'ora, in sala d'aspetto, ad aspettare non so cosa.
Mi sono trascurata troppo a lungo, per dedicare anima, cuore e forze, a qualcosa....

Mi sono persa per strada..
E ora ho la smania e l'ansia di chi rimane indietro, e deve affannarsi e correre più in fretta per rimettersi in carreggiata.
Ma è come se mi fossi smarrita tra i rovi, e ogni passo, è faticoso, doloroso, lascia segni, è in salita, e di continuo, forze misteriose tentano di trattenermi, e devo lottare, col percorso insidioso, con fantasmi notturni, con miraggi effimeri, con demoni tentatori... e poi con me, con la mia testa, i miei pensieri, le mie paure...e poi col mio corpo, che fa male, è stanco, dolente, pesante..
A volte chiudo gli occhi stringo i pugni, e mi ripeto, ce la faccio, ce la faccio, me lo ripeto, ripeto, a cercare di buttar fuori, quelle ombre, quei suoni..me lo ripeto...

Ma la salita non cessa, sembra appianarsi e poi, si fa più ripida, dov'è la fine? dov'è? Devo solo prendere un pò fiato, e proseguire.. guardare avanti..
Anche se ora più che mai, vorrei fermarmi, e avere un bacio, uno solo, dolce leggero, quasi impercettibile, sarebbe sufficiete..




19 maggio 2006



apritemi la testa
per piacere
apritela a metà e guardateci dentro
e poi
vi prego ditemi
cosa c'è
perchè io non lo sò più
non so più niente
cosa c'è ora cosa c'era prima
cosa è mio e cosa no.
Io sento rimbombare tutto
ogni parola è come un chiodo
che si conficca un pò di più
..a qualcuno rovino la vita
..qualcun'altro lo faccio morire
..altri piangono
..qualcuno non dorme per me
..non ti rendi conto di cosa hai fatto?
..ti prego
..per piacere
..sei sicura
..sei sicura
..sei sicura
..pensaci bene
..ma lo sai
.. non ti rendi conto

..ma io
cosa io
da dove salta fuori questa mia onnipotenza
dov'è questo potere sugli altri
ma quando mai..
ma cosa dite
ma VOI lo sapete
lo sapete IO
quanto ho mandato giù
quanto ho ingurgitato
quanto ho premuto
trasformato
aggiustato
quanto ho finto
di non sentire
e vedere
VOI lo sapete
i sogni che ho fatto
gli incubi che ho avuto IO
lo sapete
IO
IO
IO
dite che sono egoista
prepotente
arrogante
e allora
che volete da me
che volete
cercatevi qualcuno meglio di me
migliore di me
più umano di me
che non sia
indispensabile come
me
e lasciatemi in pace
per piacere
lasciatemi stare..
perchè
IO
non ne posso più.

E sono stanca
dei piagnistei
delle cose dette a sproposito
di quelle non dette
di portar pazienza

sono stanca
di quasta faccia che porto
da brava ragazza
di occhi angelici
e boccoli biondi
le acque chete
distruggono i ponti
sappiatelo,
pensateci bene
siate consapevoli,
le corde si spezzano
se tirate troppo forte..
non ve l'hanno isegnato?
non si scherza col fuoco
non lo sapevate?
fate attenzione
ve lo dico

fate attenzione..

pesi

la pesantezza del vivere,
mi coglie impreparata.
Io che sono sempre stata leggera,
un pò svampita,
tra le nuvole,
ora
più che mai
sento questo peso su di me.
Un macigno
che ogni giorno si fa più pesante.
Ho le gambe indolenzite
da questa fatica.
Che qualcuno mi aiuti..
questo vorrei dire,
vorrei buttarlo a terra e dire basta,
è troppo per me..
ma stringo i denti
resisto
finchè posso
lo tengo..
Finchè ce la faccio.
Poi non so
lasciatemi stare
vorrò solo riposare.

18 maggio 2006

Ho il cuore stanco
pesante
la testa
un macigno
e l'anima duole.
Il corpo li segue,
ogni passo, è fatica
ogni sguardo uno sforzo,
ogni parola fa eco,
ogni suono rimbomba.
Non voglio sentire,
vedere, ascoltare.
Spero solo che scorra
in fretta,
più in fretta possibile.
Vorrei solo
essere coccolata
e farmi piccola piccola
a occhi chiusi.

17 maggio 2006

" Introduco qualche moneta nella macchina delle fo­tografie e aspetto che il flash mi accechi.
Tiro la tenda ed esco, aspetto che le foto si sviluppi­no. Guardo attorno.
I portici in ombra. Gli alberi senza più foglie. Gen­naio della mia terra. Non ha colori, se non quelli delle case rosse, in un tentativo di infondere allegria. Guar­do il più lontano possibile, fin dove possono arrivare i miei occhi. Un cielo di ferro si fonde col bronzo della terra, che ha un odore tutto suo, quello dei fossi infan­gati di rane ed erba bagnata.
Non si vede l'inizio e la fine. I limiti si possono solo immaginare. Forse non ne ha. Così è la mia terra, così sono io.
Non c'è mai stato un mare da guardare qui, per noi. Il mare che si muove e fa rumore. Sennò sarebbe stato più facile. Qui è sempre tutto fermo e silenzioso. Siamo noi che ci siamo dovuti muovere. Non potevamo aspet­tare che si muovesse il resto. In questa Emilia.
Emilia.
Sarà anche il nome di mia figlia.
Emilia.
Qui nata, vissuta, invasa.
Dopo averle guardate, butto queste foto. Sono come certe parti di vita.
Si può anche decidere di buttarle via."


da: "lei, che nelle foto non sorrideva mai" Cinzia Bomoll

informazione di servizio

“informazione di servizio, cassa 2 retro cassa”
questo è quello che sentivo sempre alla coop, quando ci andavo con mia mamma, da piccola, mi piaceva.
Non ho mai capito esattamente cosa volesse dire, credo, che c’era la fila, e avevano bisogno di un’altra cassiera.
Stavi lì, e ad un certo punto sentivi, che si apriva il microfono, quel rumore sordo, poi il tuc tuc, per vedere se funzionava, e poi la frase. Ogni volta detta in modo diverso, da una persona diversa.
Beh, tuc tuc “informazione di servizio”, mi sono licenziata.
Il capo x poco non casca, ha buttato fuori l’aria che aveva in corpo, tutta, si è smagrito in un’attimo.
Prima di dirlo avevo l’adrenalina a 1000, poi mi son detta, ora o mai più, e voilà.
Qualche frase, qualche giustificazione, e pian piano stavo meglio, continuavo a ripetermi chissenefrega..
Poi silenzio, lui fa altri 20 sospiri, cerca il tel, e comincia a chiamare, tutti quelli che gli vengono in mente, per spargere la voce, che la Simona torna a bologna, e lui cerca qualcuno…
Io continuo le mie cose e mi sento sollevata, ogni volta che sento “la Simona, torna a Bologna..”, rido, sorrido, dentro e fuori.
L’ho fatto, penso, l’ho fatto…
Vado a casa mangio, poi chiamo Massi, è nata Giada, e ancora non l’avevo chiamato, mi racconta tutto, tutti i particolari, minuto x minuto, sono felice per lui, ma soprattutto x Giada..
Volevo dirglielo, quando mi ha detto, verrete a trovarci…verrete…volevo dirgli, no, verrò, ma non era il momento, c’era qualcosa di più importante di cui parlare..
Lo saluto, e metto giù.
Chiamo la Francy, le racconto di Massi, e poi le racconto di me.
Parlo, parlo, e intanto realizzo…l’ho fatto davvero..?
Le dico di trovarsi una casa x le vacanze perché nn potrò ospitarli…
Poi metto giù, e mi gira la testa, mi gira, mi gira…
Sono inebriata, come quando ti sbronzi la sera, e la mattina, ti alzi, e la testa va x i cavoli suoi, quella sensazione, di nausea, e rincoglionimento..
Ho pure le gambe gigie…devo uscire..prendo il tel mando un sms alla Mile, uno a Santo..
Vorrei prendere il tel e mandarne uno atutti quelli che stanno in rubrica, così non ci si pensa più, così non dovrò ripeterlo 100 volte..
Ci sono persone, che si chiudono, altre che si aprono, io, vorrei essere sempre aperta.
Perché, cavolo, bisogna sempre faticare, così tanto x trovare le parole.
Quando vorresti farle uscire, non escono, quando non devono, escono come nn vorresti, puoi pentirti di averle dette, o non dette..
Vorrei avere un display sulla testa, con poca fatica, sarebbe tutto lì, senza grandi sforzi.
E invece, parole, parole, parole…

12 maggio 2006

fuggo..




Fuggo x un po’
fuggo da qui,
forse mi rifugio in un altro posto
solo mio.
E’ che mi ci sono affezionata,
mi escono cose troppo intime,
e mi trattengo nel dirle.
Mi sento un po’ a disagio
x dirle,
x dirle a voi.

Quindi
Nn so, vado
per un po’
Son fatta così
Non riesco ad essere a metà
E ora qui mi sento a metà
Per forze maggiori…

Vado
Per un po’
Lascio una poesia
e vado.

L’evidenza di un amore
Non si può nascondere,
quando nasce un sentimento
esalano da dentro
eccitazioni che stabiliscono
calde relazioni anche se non lo vuoi.
L’evidenza di un amore
Non si può comprendere
Per le vie della ragione
Con inutili argomenti.
Più reale del reale
La tua immagine in me,
non mi stanco di pensarti,
mi sento vivere.
Ho bisogno di te.
Hai bisogno di me.
Non posso fingere.
L’esigenza di amare
Non si può estinguere.
Cosa mai sarebbe il mondo
Senza il cielo dentro il mare.
Una calma naturale
Si impadronisce di me,
quando siedi al mio fianco
ritorno a vivere.
L’evidenza di un amore
Non si può nascondere,
quando nasce un sentimento
esalano da dentro
eccitazioni che stabiliscono
calde relazioni
anche se non lo vuoi.
L’evidenza di un amore
~ Juri Camisasca~

11 maggio 2006



"Le cose non vanno mai come credi
un'altra notte ti svegli e ti chiedi
se hai sbagliato per quella promessa
se hai mentito per una carezza
per questo viaggio ci vuole coraggio
per questo amore pieghiamo il destino
ti resto accanto su questo cammino
però ti prego tu dammi la mano

E tutto quello che è stato è già stato
lo metteremo nel nostro passato

Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amami..

La cose non vanno mai come credi
il cuore è pieno di lacrime rotte
il tempo è ladro di cose mai dette
e so che indietro mai più si ritorna
eppure ancora ti resto vicino
stanotte resta su questo cuscino

E tutto quello che è stato è già stato
lo metteremo nel nostro passato

Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amami...ancora.."

09 maggio 2006

oggi




Oggi sono malinconica,
un po’ triste…che novità, direte voi.
Ma no, non è sempre così.
Ho così paura di questo tuffo, eppure ho così voglia di farlo..
Ne ho così bisogno..
Sogno a occhi aperti, ogni minuto..
Ho così voglia di respirare, a pieni polmoni
Di quei respiri che ti riempiono l’anima…
E ridere ridere ridere, a crepapelle.
E’ così tanto che comprimo,
presso, e spingo,
che ho paura che se mi lascio andare,
esploderò in mille pezzi..
Arriverà, lo so, ci vuole solo ancora un po’ di pazienza.
Ho bisogno di stare un po’ tranquilla,
di camminare a testa alta,
di cantare un po’.
Ho voglia di coccole, carezze, tenerezze.
Ho voglia di chiacchiere e intimità.
Di parole vere, sincere, che escono senza pensare.
Di emozioni che si fanno frasi,
dal cuore alla gola,
senza passare dalla testa.
Senza paura di uscire.
Ho voglia di sole e vento tra i capelli,
di occhi chiusi, e spazi vuoti.
Ho voglia di fiducia.
Di sguardi silenziosi, che parlano da soli.
Di essere capita, senza dire niente.
Di dita tra le dita.

05 maggio 2006

in bilico



oggi mi sento così...

04 maggio 2006



a volte succedono delle cose strane,
guarda un pò!

Spero sempre di trovare un messaggio x me, una mail x me, qualcosa x me, solo x me...
poi, qualcuno lo fa, e più volte pure, e io sono così rimbambita che non me ne accorgo!
Ora lo scopro tutto d'un colpo, tante parole, solo per me.

La delusione d'un tratto svanisce, il vuoto si riempie, le piccole certezze ricompaiono, non ti sei sbagliata, non ti eri sbagliata, evviva.
Rincoglionita, ma contenta, un sospiro di sollievo.
A qualcosa sei servita.
A qualcuno sei arrivata.
E' bello sorridere.

03 maggio 2006



Paura. Di te. Amarti
è il rischio più alto.
Molteplici, la tua vita e tu.
Ti ho, quella di oggi;
ormai ti conosco, penetro
in labirinti, facili
grazie a te, alla tua mano.
E miei ora, sì.
Però tu sei il tuo stesso più oltre,
come la luce e il mondo;
giorni, notti, estati,
inverni che si succedono.
Finalmente ti trasformi,
e sei sempre tu,
nel tuo stesso mutamento,
con la fedeltà
costante del mutare.

Pedro Salinas

02 maggio 2006



Eccoci qui,
al solito posto. Col solito umore.
Partita col piede giusto, inciampata a metà, per terra alla fine.
Comincio ad odiarmi un po’.
Mi do la nausea da sola.
Da ieri si sono riaperti i rubinetti, e non c’è niente da fare x richiuderli.
Mi sento patetica, e deprimente.
E non so come si faccia a starmi vicino.
Non ditemi niente, che tanto non serve a niente.
Io mi direi che devo darmi una mossa, e che così non si può stare, in bilico tra sogno realtà illusione.
Mi direi che ci sono un sacco di motivi x deprimersi ma non sono certo questi.
Che i problemi dovrebbero essere altri, e io non ho il diritto di fare così.
Che è ora di far qualcosa di qualsiasi natura, ma di farla.
Ecco, vi risparmio la fatica, me lo son detta da sola.